Fonte:
http://rockarolla.forumcommunity.net/?t=27127411I NoFX mostrano una mano alzata nel panorama del punk mondiale e si rivoltano con questo singolare cd: Coaster (Frisbee l'LP).
Simpaticissimi sin dalla cover, dove viene mostrato il vero uso del compact disc: un porta bicchieri, in alto c'è scritto "music included" (se "music" si può definire).
A sua volta il Vinile è intitolato Frisbee perché è quello il suo vero uso
Prodotto da Bill Stevenson (batterista Descendents!) circa mezzora di NoFX scorre fresca e veloce.
Il Disco è stato venduto in tutti gli states al prezzo imbattibile sotto ai 10 dollari (scusate, quanto lo volete pagare un portabicchieri o un frisbee? ), mentre per aggiudicarvelo in Italia dovete sborsare, aimé, 17,90 €.
Coaster è un buon cd di "ritorno sulla scena", sono sempre i soliti nofx che spacciano la stessa musica da 25 anni. Ma questo possiede qualcosa in più, sarano quei fiati presenti in qualche traccia, saranno quelle idee piuttosto diverse dalla linea NooFX, sarà che a metà dell'inlay book si trovano i quattro allegri ragazzi in tenerà età ed al centro campeggia la scritta:
This 25th anniversary record is dedicated to all the bands from the early 80's that influenced our sound and our lives. Many thanks and muche respect to:
Adrenalin O.D.
Rich Kids on LSD
Subculture
SNFU
Drowning Rose
Rudimentary Peni
Subhumans
Adolescents
D.I.
Descendents
Nip Drivers
Neos
Stretch Marks
Articles of Faith
Necros
Bad Religion
Antidote
Angry Samoans
(early) Replacements
Social Unrest
Mai come in questo lavoro le si sentono le influenze, ossì se si sentono. Sono i NoFX che regalano delle perle dedicandole al sound che ha reso grandi le più grandi Punk, Hardcore e Alternative Bands degli ani '80.
I tributi cominciano subito dalla prima potentissima canzone, massiccio tributo ai Bad Religion di cui si riconosce il riff super palm muted e gli OOOOOOs sul ritornello.
La canzone è We Called It America: testo arrabbiatissimo contro il grande sogno americano che ha ormai deluso tutti.
"That was the America that we thought was number one, thought would overcome, thought would never die"[...]"National bnakruptcy, circumcised society, USA dined and ditched, Fox reports poor is the new rich"
La canzone corre via e in un balzo si approda subito alla più noefechsiana The Quitter.
E' il cattivissimo basso Danelectro di Fat Mike ad introdurci nella canzone del lavativo, chitarra che raschia tutto ciò che può, batteria che sfiora il tribale nel bridge. Tutto sommato una canzone cazzuta dei NoFX di quelle che tanto erano piaciute su Punk in Drublic. Simpatico il gioco di due voci nel pezzo
"You quit (I quit), You're shit (I'm shit), You're a quitter (I'm a quitter) AND NO ONE LIKES YOU!"
Detto questo, un'allegra First Call (tutto sommato in linea con lo stile cazzone del gruppo) collega questo arrabbiato inizio con una canzone piuttosto strana: My Orphan Year.
My Orphan Year sembra quasi un brano autobiografico di Fat Mike. Uno struggente arpeggio apre un giro di accordi piuttosto triste per lo standard di una canzone del quartetto. Anche il testo lascia piuttosto spiazzati: il padre non è mai a casa ed il figlio sta male per questo, il padre poi muore e lascia così la mamma e il figlio da soli. Tempo dopo la madre muore di cancro e il figlio riflette, la ringrazia per tutto quello che lei ha fatto per crescerlo da sola ("crescermi da sola non doveva essere molto divertente"). Infine si domanda se il padre si sia sentito male nei giorni prima di morire come il figlio stava male quando non lo aveva mai.
"2006 goodbye parents
for once i am sincere
2006 my orphan year"
Ma si torna a polemicizzare e questa volta è la superesplicita Blasphemy (the Victimless Crime) che urla contro i benpensanti che censurano ogni genere di blasfemia e sacrilegio in un mondo solo apparentemente libero. Quando dico esplicita lo intendo nel vero senso della parola, insomma il brano è pieno di blasfemie (crimini senza vittime):
L'apertura:
"I'll throw a pie in the face of Piety,
I'll torch a Torah right off a Bridge"
(sogni di tirare una torta sulla faccia della Pietà o di bruciare la Torah giù da un ponte!)
più avanti il primo ritornello recita:
"Blasphemy, Blasphe-you, Jesus Christ the blackest jew,
Blasphe-you, Blasphemy, poisonous pedagogy "
segue un bridge con una grande verità
"Horus similar to Mithra, Attis analogous to Krishna,
Jesus different name same history"
ma subito si difendono dalla paura di un attentato musulmano ( ) :
"but you'll never here a crack about mohammed,
cuz I don't wanna get shot in the chest"
chiude il brano l'esplicitissima frase:
"Blasphemy, want some more?
Mother Mary, the virgin whore"
Ma un cd non è dei NoFX se non si parla di argomenti taboo come omosessualità in maniera totalmente distaccata e ironica. A questo servono le due tracce seguenti: Creeping out with Sara e Eddie. Bruce. and Paul, prima di tornare ad un'ulteriore polemica religiosa con Best God in Show.
Andando con ordine la sesta traccia è un rock ritmato e molto calmo, Creeping Out Sara (nel vinile si intitola Creeping Out Tegan). La canzone è simpaticamente ispirata dal buffo duetto Tegan and Sara, due ragazze canadesi che fanno in un certo modo un folk pop molto rilassato. Bene in questa canzone Fat Mike (ossesso dalle lesbiche) si immagina (od è una cosa vera?!) un incontro con la bella sara (o Tegan dato che le due son gemelle), che in seguito si dirà lesbica. Partono quindi le curiosità del cantante (se con la sorella hanno fatto mai dei threesome, ecc.ecc.). Insomma canzone alquanto astrusa... ma non quanto la settima traccia (ritorno ad una velocità più consona ai nostri): Eddie. Bruce. and Paul.
La traccia sembra narrare una storia di un amore omosessuale quando invece racconta semplicemente della storia di un grande gruppo heavy metal: gli IRON MAIDEN! Sì, avete capito bene. I tre protagonisti sono: Eddie (mascotte Iron Maiden), Bruce Dickinson, Paul di Anno. La traccia inoltre possiede molti richiami al sound dei Maiden, soprattutto alla fine troviamo degli acutini poco consoni e riffettoni molto HEAVY!
Qualche perla dalla canzone:
"Paul (di Anno) got fucked, fucked by Steve (Harris),
Eddie's at the Red Lion looking for a new steed who sings in flasetto"
"Kudos to Paul, fuck you Bruce
How you supposed to rock'n'roll without substance abuse ( )
Number of the Beast is in bed with Rob (Halford) and Judas Priest"
non trovo parole migliori per giudicare il gustoso ascolto!
Ma i NoFX parallelamente seguono una linea più seria ed ecco forse la canzone con il testo più degno di nota: Best God in Show. Un gradevole riff ska energico, con tastiere molto 2 tone e uno stacco di Trombone, accompagnano un testo che prende di mira l'intolleranza religiosa contro la scienza. Un passaggio degno di nota è il seguente:
"Who would read a 2000 year old medical journal,
techniques for bloodletting, advice on trichinosis
Would you navigate the globe with a map of a flat Earth
without DNA testing, would you believe virgin birth" (riferito alla chiesa che si fonda sulle verità di duemila anni fa...
Importanza tale hanno queste parole, che vi voglio lasciare la traduzione:
"Chi leggerebbe una rivista medica di duemila anni fa
tecniche per il salasso, consigli sulla trichinosi
Navigeresti per il globo con una mappa della Terra Piatta
senza test del DNA, crederesti ad una nascita da una vergine"
Continuano l'allegra giostra la stravagante Suits Ladders (Canzone a due voci, in una botta e risposta frenetico con linea musicale accattivante sulla superficialità di certa gente) e The Agony of Victory (inizio lento, strisciata che dovrebbe introdurre i fantomatici velocissimi bruschi cambi di velocità NoFX ed invece NO! il brano continua lento fino ad un'altra strisciata, stavolta quella giusta.. quando si scatena il finimondo musicale).
E si arriva al brano più sorprendente del cd I AM Alcoholic (forse seguito della più o meno celebre I Wanna Be an Alcoholic). Bene il testo è la solita ode al viviere disinibiti abusando di alcoolici in pace con se stessi. La cosa che lascia sbalorditi è il ritmo jazz del brano (arricchito da stacchetti di tromba e dalla soave voce della cantante Karina Denike) violentato da un Punk Rock cattivissimo in occasione del ritornello!
Infine abbiamo la conclusione azzeccatissima One Million Coasters. NoFX all'ennesima potenza: intro dai lancinanti urli chitarristici, strofa tipica e ritornello idem (bicordi a profusione, batteria piatto-rullante semplice). Conclusione con una dolce chitarra acustica che va in un crescendo sempre più trasportante con la batteria ed il clarinetto fino ad un diminuendo improvviso che lascia soli clarinetto e batteria. Un tic tac di bachette segna la conclusione di uno dei lavori più affascinanti del 2009.
Simpatica la scelta di non finire con una tipica chiusura cattiva come potevano fare. La canzone è dedicata alla casa di registrazione la Fat Wreck Records (di proprietà dello stesso Fat Mike) e si lamenta perché il consumismo aumenta sempre più ma non verso i cd!
1. "We Called it America" 2:07
2. "The Quitter" 1:52
3. "First Call" 2:33
4. "My Orphan Year" 2:59
5. "Blasphemy (The Victimless Crime)" 2:54
6. "Creeping Out Sara" ("Creeping Out Tegan" su Frisbee) 2:45
7. "Eddie, Bruce and Paul" 3:53
8. "Best God in Show" 3:29
9. "Suits and Ladders" 2:25
10. "The Agony of Victory" (ATTENZIONE, nel book c'è una piccola nota sotto a questa canzone ... "Note: This is not a NOFX song. This is a song that we covered from a yet to be released soundtrack album. Stay tuned for more details...") 2:07
11. "I Am an Alcoholic" 2:36
12. "One Million Coasters" 3:08
Sembra che il lavoro sia riuscito a riassumere rapidamente e a grandi linee le milioni di correnti musicali che si sono avvicendate in california negli anni '80, in primisisperimentale, hardcore e skacore.
Bene, con questo è tutto, non posso far altro che consigliare l'album.
Volete tre motivi per comprarlo: non potete fare a meno di questo portabicchieri, nel book ci sono delle foto dei NoFX come non li avete mai visti, le canzoni meritano.
